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lunedì 1 febbraio 2016

I POLISACCARIDI DELLA ZUCCHINA SPINOSA (CHAYOTE) MODULANO I MACROFAGI




Il chayote (Sechium edule) è una specie della famiglie delle Cucurbitacee, originaria del Sud America e coltivata nei paesi dell'area costiera del continente e nelle isole. Il maggior
esportatore di Chayote è la Costa Rica. È conosciuto anche in Italia , dove è chiamato zucca centenaria, zucchina spinosa, patata spinosa, melanzana spinosa, melanzana americana, lingua di lupo; in realtà è corretto chiamarlo con il suo nome italianizzato dal nome scientifico Sechium edule (quindi sechio) oppure col nome spagnolo chayote, di origine azteco (chayutli).  In uno studio pubblicato il 20 gennaio 2016 sulla rivista International Food Research alcuni ricercatori brasiliani dell'Università di San Paolo hanno verificato che i polisaccaridi contenuti in questo ortaggio riescono ad ottimizzare, modulandola,  la funzione dei macrofagi, cellule immunitarie che ricoprono il ruolo di "spazzini" nel corpo umano e che si concentrano lì dove c'è da eliminare un battere o una cellula danneggiata o di scarto. Il ruolo di modulazione, sia del fattore di necrosi tumorale TNF alfa che dell'interleuchina 6, è stato accertato essere svolto dall'ortaggio, sia crudo che cotto,  grazie all'elevata presenza in esso dei polisaccaridi  galattosio, arabinosio e acido galatturonico. Il chayote è usato in cucina come una normale zucchina: di solito viene fritto e condito con un po' di sale, si può fare stufato o bollito e condito come un'insalata, o ancora abbrustolito come contorno, specialmente per carni rosse; gustosissimo in agrodolce, lo si può usare addirittura candito per torte e dolci in genere. 



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